Tutto è iniziato una sera di ottobre,
con un naming già radicato nel cuore: Anima di Grano.
Durante il brief ci vengono mostrati dall’architetto Valeria Spampinato i render della pizzeria (questo sarà un momento cruciale). L’occhio cade subito sui pavimenti, geometrici ma allo stesso tempo caldi.
Un’immagine forte, attraente, tanto da influenzare il processo creativo ed entrare con prepotenza nella progettazione del logo. Una forma estrapolata dal pavimento genera immagini e lettere, il simbolo del grano e le inziali del naming: A – G.
Un logo figlio del dialogo e dello scambio di idee. La sera dell’inaugurazione della pizzeria, non è un caso, molti dei professionisti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto si sono ritrovati vicino al forno scoppiettante per abbracciare Bruno e Lumy, augurandoli buona fortuna.
Se la meritano, hanno investito in passione e qualità, fin dall’inizio, fin dal primo chicco di grano.
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